Top

Il Taekwondo

Vincitori del primo oro olimpico al Makuhari Messe di Tokio 2020 Vito Dell’aquila da Mesagne ne ha fatta di strada. Un ragazzo semplice che ha vinto la sua timidezza quando, dall’età di 8 anni, il padre lo inizia alle arti marziali. Cresce in una palestra il suo carattere e la sua determinazione con un unico grande obiettivo: vincere una medaglia alle olimpiadi.

Il resto è storia che rimarrà impressa indelebilmente nella memoria della nostra Italia e del Taekwondo nel mondo.

Cos’é il Taekwondo

Il Taekwondo è un’arte marziale coreana e uno sport da combattimento a contatto pieno, nato fra gli anni 1940 e 1950 (nonché sport nazionale in Corea del Sud, basato principalmente sull’uso di tecniche di calcio. Combina tecniche di combattimento volte alla difesa personale e alla pratica agonistica soprattutto come sport olimpico, ma anche come esercizio e, in alcuni casi, filosofia e meditazione. Nel 1989 è divenuto l’arte marziale più popolare al mondo in termini di praticanti. Dall’evento di Sidney 2000 divenuto anche sport olimpico.

I VALORI DEL TAEKWONDO: ALLENAMENTO DI CORPO, MENTE E SPIRITO

Un movimento rapido, forte e coordinato che la mente controlla sul corpo
L’obiettivo del praticante di Taekwondo è imparare ad indirizzare il proprio allenamento allo sviluppo di tutte le parti del corpo, coordinandole armonicamente con la mente e lo spirito.

La differenza rispetto ad altri sport consiste nel fatto che nel Taekwondo è riconosciuto il potere della mente.

Inizialmente questo “potere” è compreso solo parzialmente, ma un allenamento costante aiuterà il praticante a raggiungerlo attraverso la concentrazione di tutta la forza fisica nel punto di contatto.

Al di là della concentrazione di energia mentale nell’attacco, esiste un altro aspetto del controllo della mente: essa deve essere completamente vuota.

Ciò significa che nei suoi esercizi e soprattutto in combattimento, il praticante di Taekwondo deve essere totalmente concentrato su quello che sta facendo e la mente deve essere sgombra.

COME SI SVOLGE UNA GARA DI TAEKWONDO

Ma come funziona una gara di Taekwondo? Gli atleti sono divisi per sesso, età e categorie di peso (otto nei senior e dieci nelle classi junior e cadetti), indossano la tradizionale divisa “dobok” con cintura, sono muniti di protezioni: casco e corpetto di colore blu e rosso con i sensori elettronici per segnalare i punti acquisiti, più altre protezioni passive (paradenti, paratibie, guantini ecc).

Gli atleti si affrontano su un tappeto di gara ottagonale di 64 m2 all’interno di una area di sicurezza di 12m x 12m. I colpi validi per il punteggio possono essere diretti, usando il piede, solo sul tronco o al volto dell’avversario; usando il pugno il solo bersaglio valido è il tronco. I sensori sulla corazza e sul caschetto valutano forza e precisione dell’impatto e assegnano il rispettivo punteggio: 2 punti per calcio sulla corazza, 3 punti per calcio al caschetto; i giudici assegnano due punti aggiuntivi per calci in rotazione e 1 punto per tecniche di pugno sulla corazza.

Il combattimento, della durata di tre riprese di due minuti ciascuna con 60” di intervallo, è diretto da un arbitro centrale coadiuvato da tre giudici d’angolo e dal direttore di campo. Dai punti validi si sottraggono le eventuali penalizzazioni per tecniche proibite (colpire sotto la cintura, colpire il viso col pugno, passività, uscire dall’ottagono ecc.). In caso di pari punteggio alla fine del 3º round, l’incontro prosegue con un extra round di 1 minuto (golden round) durante il quale il primo che mette a segno due punti vince il combattimento. In caso di ulteriore parità la vittoria viene assegnata contando il numero di impatti complessivo o valutando altri aspetti della prestazione. L’incontro di Taekwondo, oltre che con la vittoria ai punti, può concludersi prima del limite per abbandono, squalifica, intervento arbitrale.

Prova gratuita Taekwondo

Vuoi fare una prova gratuita? Contattaci per maggiori informazioni.

Share